sabato 17 dicembre 2011

SONDAGGIO per determinare posizione ufficiale del M5S Milano sul problema inquinamento

Milano ha un grave e urgente problema rappresentato dall’alto tasso di inquinamento che colpisce seriamente la salute dei suoi cittadini. Da alcuni studi fatti emerge che il 70% dell’inquinamento dipende dal traffico veicolare. Risulta quindi fondamentale agire principalmente su questo aspetto.
Scopo di questo e dei successivi sondaggi che faremo è quello di vedere se si arriva ad una posizione finale del Movimento 5 Stelle di Milano circa questa tematica che abbia un ampio consenso e che quindi sia ampiamente valida e rappresentativa.
Quindi vi chiediamo di prendervi un minuto del vostro tempo per rispondere alla domanda che trovate qui: http://www.micropoll.com/a/mpview/1095024-1328566
ATTENZIONE: questa prima domanda è volutamente generica in quanto ci interessa inizialmente capire se c’è una visione della soluzione del problema prevalente sulle altre. Successivamente cercheremo di entrare nel dettaglio della visione prevalente con altri sondaggi a cui vi sottoporremo (ex: anche i residenti devono pagare? L’area di pagamento/divieto di circolazione deve essere allargata oltre la zona Bastioni? Se sì fino a dove? L’eventuale periodo di test del sistema scelto quanto deve durare? Che tipo di pagamento prevedere? Un pedaggio, una tassa o altro? E’ giusto stabilire delle zone di divieto assoluto di circolazione?, ecc)

mercoledì 14 dicembre 2011

Commissione Mobilità e ambiente del 13 Dicembre 2011


[Appunti]

Apertura commissione
Presidente Tosi:
  • Parla della concessione del patrocinio Z4 al calendario dell'associazione Greem

Parla il dott. Colonnese, responsabile del progetto Ambrogio, per illustrarlo:
  • progetto nato per venire incontro ai problemi che il cittadino potrebbe trovare girando in città
  • ha lo scopo di avvicinare il Comune al cittadino
  • tratta del disservizio sul territorio
  • il progetto cerca di accorciare quindi i tempi di risoluzione del servizio
  • prima:
    - il cittadino doveve trovare un vigile, che si prendeva carico della segnalazione, a fine servizio faceva rapporto e lo inviava al settore di competenza
    - il settore di competenza doveva quindi pianificare l'esecuzione dell'intervento
    - alla fine, il reparto non dava alcun riscontro oggettivo del loro operato
  • gli obiettivi di Ambrogio sono di coinvolgere i cittadini (N.d.A.: ma poi si capirà che di cittadini veri non si tratta) e le aziende/istituzioni che risolvono il problema
  • il progetto è partito dai vigili di quartiere, poi sono stati coinvolti i cittadini (N.d.A.: vedi nota sopra) e i comitati di cittadini come segnalatori istituzionali
  • il processo di divide in segnalatori (chi fa le segnalazioni) ed attuatori (chi risolve il problema)
  • specifica di sistema:
  • definizione della segnalazione, luogo, foto: se ne manca uno, la segnalazione non procede
  • area, famiglia, oggetto (es.: dissuasore di sosta)
  • anomalia (segnalazione vera e propria), tipo oggetto (es.: archetto)
  • priorità (bassa, media, alta)
  • attualmente ci sono 82 “oggetti urbani” mappati
  • stati della segnalazione (è stata già fatta in precedenza o no, potenziale duplicato,ecc.)
  • ci sono 84 palmari distribuiti ai vigili di quartiere e 58 alle pattuglie
  • 28000 le segnalazioni gestite (N.d.A.: all'anno)
  • tempo di smistamento da 20/30 giorni si é passati a un tempo massimo di alcune ore
  • media giornaliera di circa 90/100 segnalazioni (N.d.A: la media a me risulta 77)

Domande

D'Arezzo:
  • dato che i vigili asseriscono che il progetto non è mai decollato, cosa ne pensa?

Colonnese:
  • dice che i palmari attualmente hanno dei problemi, causa obsolescenza degli stessi e per tutte le applicazioni già caricate anche non attinenti Ambrogio (con questi, i vigili elevano contravvenzioni, ecc.). Dice che ci vuole un filtro, quindi i segnalatori possono essere solo istituzionali, o il sistema di segnalazione avrebbe bisogno di un'autenticazione del segnalatore per evitare segnalazioni fasulle. Quindi, non pensa che si possa estendere ai cittadini (cita problemi di privacy dovuti a raccolta dati personali).
Lupi:
  • chiede a chi si devono rivolgere i consiglieri per effettuare segnalazioni

Presidente Tosi:
  • chi dei consiglieri farà richiesta potrà accedere al portale

Lupi:
  • dice che lui ha fatto personalmente segnalazioni in passato, ma non sono mai state risolte. Cosa cambia ora?

Colonnese:
  • il progetto serve a segnalare, non a obbligare a risolvere il problema. Le segnalazioni al 90% arrivano al reparto giusto per risolvere il problema.

Alex P.:
  • quanto costa all'anno la manutenzione di questi palmari?
  • hanno previsto un costo per il cambio degli stessi dati i problemi avuti?
  • prima di affrontare il progetto, avete valutato i programmi di e-government e e-participation presenti in rete, ad es. e-part.it e decorourbano.org?
  • potranno avvenire in futuro segnalazioni da parte della cittadinanza?

Colonnese:
  • il progetto è stato finanziato con fondi della comunità europea e ha fatto risparmiare 400000 euro in tempo uomo (si riferisce probabilmente allo snellimento burocratico introdotto per le segnalazioni)
  • dice che il costo per palmare è di pochi euro al mese per palmare, dato che sono a noleggio (N.d.A.: parla di 3 o 4 euro, ma pare veramente una cifra impossibile. Basta vedere le offerte di abbonamento con smartphone e connettività disponibili in commercio. Pur con tutti gli sconti possibili per i 142 smartphone...)
  • i progetti opensource non possono essere adottati dal Comune, in quanto non controllabili e soggetti a discontinuità di servizio non prevedibili
  • le segnalazioni da parte dei cittadini sono state già escluse. Inoltre, il sistema non é predisposto per valutare doppie segnalazioni difficili da distinguere (e.: una buca in una strada é difficilmente identificabile con precisione)
  • il Comune non riuscirebbe a gestire e risolvere un numero di segnalazioni più elevato dell'attuale

Alex P.:
  • quindi, non aprite alle segnalazioni dei cittadini perchè tenendo basso il numero di individui segnalatori, il numero delle segnalazioni rimane gestibile. Cioé, per risolvere il problema, diminuite le segnalazioni

Colonnese:
  • nega che stiano perseguendo questa politica

Alex P.:
  • per quanto riguarda i progetti opensource non gestibili dal Comune, é al corrente del fatto che esiste un progetto a cui partecipa anche il Comune di Milano (e i finanziatori sono tra gli altri anche regione Lombardia e Provincia di Milano) che si chiama partecipaMi?
Colonnese:
  • dice che partecipaMi é esterno al Comune e appartiene alla categoria di cui detto sopra

Il Presidente Tosi interrompe l'“interrogatorio” ;-)


Bassi:
  • fa riferimento all'incontro di settembre sempre sullo stesso argomento...

Colonnese:
  • in passato avevano già pensato di aprirlo ai cittadini (N.d.A.: ora si svela di più)
  • in futuro si potrà scaricare l'applicazione e farla girare sugli smartphone, ma solo per i segnalatori istituzionali

Traversa:
  • si rivolge ad Alex P. (io) e dice che i progetti e-part, partecipaMi, ecc. non si possono utilizzare per accettare le segnalazioni dei cittadini, dato che non c'è dall'altra parte qualcuno che le risolve (N.d.A.: l'acqua calda chi la scoprì?)
  • chiede come mai sui report, che Colonnese ha mostrato all'inizio della seduta, non si hanno indicazioni delle percentuali di interventi con successo degli enti risolutori

Colonnese:
  • dice che le risoluzioni sono per il 60%, poi corregge e dice che sono quasi tutte (N.d.A.: ???)

Celestino:
  • già dal 2008 esprimeva dubbi sul progetto
  • parla del fatto che ai tempi, i dubbi erano sul fatto che si accentrava quello che si vorrebbe decentrare (N.d.A.: parlandoci più tardi, ho capito che vuole che le segnalazioni passino dai consiglieri di zona e che i cittadini non possano segnalare autonomamente, ma si “affidino” ai consiglieri)
  • chiede un protocollo di qualità per stabilire ad es. in quanto tempo vengono risolte le segnalazioni

Colonnese:
  • il numero attribuito alle segnalazioni è un atto ufficiale e ad esso si ha l'obbligo di rispondere
  • il sistema funziona da 3 anni, di cui 2 in produzione

Misani:
  • se un cittadino vuole sapere se la sua segnalazione FATTA AL VIGILE DI QUARTIERE é stata presa in carico?
Colonnese:
  • Non può
  • inoltre, la segnalazione non viene rilanciata in automatico, nel caso in cui non sia stata risolta dagli “attuatori”

Cittadino R.:
  • come fa il cittadino a segnalare se non ha mezzi informatici? (N.d.A.: forse non ha capito che il cittadino NON può segnalare autonomamente)

Colonnese:
  • riprende concetti già espressi

Alex P.
  • é al corrente che sulla Home page del sito del Comune di Milano esiste un link a partecipaMi, segno che il Comune sta pubblicizzando i servizi di quel progetto?

Colonnese:
  • dice che praticamente é irrilevante e conferma quanto già detto
Chiusura commissione
[Appunti presi da: Alex]





giovedì 1 dicembre 2011

Appello ai cittadini ad aderire ai Gruppi 5 Stelle


Caro amico, cara amica:
Tra un anno e mezzo il nostro Paese andrà alle elezioni politiche nazionali.

Come sempre, i candidati a vincerle e a governare saranno due: i sedicenti centro-destra e centro-sinistra.
Cosa ne pensi, in tutta sincerità?!?
Con una prospettiva così, al nostro Paese resta qualche speranza?!?...

Dirai che il MoVimento 5 Stelle è un’alternativa ancora troppo debole, che siamo una piccola opposizione e per giunta con tanti difetti.
Permettimi di dirti che l’errore è sempre lo stesso: pensare che qualcun altro salvi il tuo Paese al tuo posto.

Tu sei venuto a vedere cosa fa nel tuo quartiere/nella tua cittadina il Movimento 5 Stelle: certamente il nostro Paese ti sta a cuore. La tua intelligenza e il tuo giudizio non sono stati deformati dalla televisione e dalla propaganda dei partiti. Tu sei una risorsa indispensabile per salvare il nostro Paese. E’ della tua testa e del tuo cuore che c’è bisogno, non del tuo voto!

Da decenni il regime dei partiti, navigando su un popolo profondamente diviso, in mezzo a un mondo pieno di minacce terribili, si è mostrato incapace di assicurare la normale gestione degli affari pubblici. Non perché le persone fossero tutte incapaci o indegne. Tra quelli che hanno partecipato ai governi degli ultimi vent’anni, assieme ai molti profittatori e mafiosi non sono mancate le persone di valore, oneste, attaccate al bene comune. Ma, non rappresentando mai nient’altro che una parte, questi governi non si sono mai identificati con l’interesse generale.

Gli unici che possono riportare nella politica l’interesse generale sono i diretti interessati: i cittadini stessi. La sola via d’uscita dalla crisi italiana è la politica dal basso: che le decisioni di governo le prendano - e nel dettaglio - cittadini che non hanno dedicato la vita alla politica né intendono farlo; cittadini che si fanno avanti solo per dovere, togliendo tempo a malincuore alla famiglia e ad altre cose care. Cittadini come te.

Riunendoci nel MoVimento 5 Stelle possiamo riuscirci, ma a due condizioni. La prima, che questa politica sia praticata anzitutto al nostro interno: garantendo a tutti – anche a chi ha poco tempo o va poco su Internet – di partecipare alle decisioni. Bisogna evitare che decidano quelli che hanno il tempo di essere sempre presenti: altrimenti si forma di fatto il gruppo dei “dirigenti” e gli altri lavorano per loro. Ebbene, nel MoVimento c’è molta consapevolezza e disponibilità al riguardo, puoi esserne certo.
La seconda, è che i cittadini come te trovino un modo preciso per essere attivi: ognuno con i suoi tempi e nei modi che gli confanno, ma stabilmente e in modo organizzato.
A questo scopo, il MoVimento costituisce ovunque piccoli gruppi 5 Stelle. Il loro aiuto diventa prezioso in campagna elettorale; ma tra una campagna e l’altra si dedicano anzitutto a creare l’ambiente indispensabile per la politica dal basso: una sorta di club in cui le persone si sentano a loro agio, partendo ognuna da sé stessa e condividendo.
Non rischi di perdere tempo, che “si parli senza concludere nulla”. Applichiamo metodi di lavoro precisi, sviluppati in anni di esperienza. Sono basati sulla constatazione fondamentale che siamo a una svolta epocale: che le idee e il progetto di una nuova Italia sono già diffusi e sono UNO. Si tratta di riconoscerli in ciascuno di noi cittadini. Dobbiamo abituarci a trasformare le nostre idee in un’espressione collettiva, sociale, politica; imparare a costruire assieme.

In questi due anni, non sono pochi gli amici che al gruppo più vicino sono venuti una volta e non sono più tornati. Se anche per te è stato così, ti preghiamo di riprovarci. In questo momento l’Italia non può permettersi di rinunciare all’apporto di nessun cittadino “libero”.